Nei trekking di più giorni, o per un’ascensione, il bivacco è spesso l’unico rifugio notturno per escursionisti ed alpinisti.
Il bivacco è originariamente, un accampamento all’aperto storicamente utilizzato nelle campagne militari e dalle popolazioni nomadi. In montagna con il termine “bivacco” s’intende una struttura incustodita usata degli alpinisti come rifugio e pernottamento, posta in luoghi isolati per offrire un ricovero notturno o un riparo in caso di mal tempo.
Chi vuole provare l’esperienza della montagna in bivacco, deve avere un ottimo spirito d’adattamento … esso è generalmente una piccola struttura prefabbricata in legno o lamiera, sempre aperto e gratuito che non offre servizi organizzati. Solitamente sono forniti solo di brandine e qualche coperta; a volte dotato di stufa e di un tavolo. Se si prevede di pernottare in un bivacco, oltre a ciò che si mette normalmente nello zaino, è bene portare con sé il sacco a pelo, una luce frontale, un fornelletto da campo e pentole se si vuole cucinare qualcosa, cibo e bevande ed un adeguato abbigliamento (e ricambi) per ogni evenienza meteorologica.
Non esiste un regolamento scritto per l’uso dei bivacchi, ma è buon uso fra gli alpinisti che usufruiscono di questi servizi di fortuna di lasciare pulito e in ordine, lasciare generi alimentari di lunga durata per chi ne usufruirà dopo il loro passaggio e soprattutto … rispetto per gli altri alpinisti con cui può capitare di condividere lo spazio.