Il campeggio è una bellissima esperienza, che permette di stare a contatto con la natura e di organizzare vacanze itineranti. L’uscita sul mercato di tende sempre più semplici da montare ha reso questa operazione accessibile a tutti. Ma come evitare di ritrovarsi, l’anno successivo, con una tenda inutilizzabile?
Un accorgimento fondamentale per chi si accinge a piantare una tenda è innanzitutto quello di spianare il terreno, eliminando pietre appuntite, rami scheggiati e tutto ciò che, oltre a dare fastidio alla schiena, può rischiare di strappare la tenda. Accorgimento da tenere presente soprattutto quando si pianta la tenda ogni giorno in un posto diverso.
Quando smontate la tenda, prima di arrotolarla e rimetterla nella sacca, sbattetela un po’ in modo da fare volare via la sabbia e i rametti che vi si saranno attaccati. Sistemate la paletteria con la massima cura: anche un solo paletto che si spezza può diventare un problema serio e rendervi impossibile utilizzare la tenda finché non lo avrete sostituito.
Ricordate che la tenda si impregna dell’umidità dei boschi. Quando tornate a casa, se volete evitare di ritrovarla, l’anno successivo, piena di muffa, allargatene i teli in balcone o in terrazza, in modo che si asciughi. Se vedete che è sporca di sabbia (come è probabile che sia) spazzolatela delicatamente. Lasciatela fuori un paio di giorni, poi potrete riporla nella sacca.