La pallacanestro è uno degli sport più elettrizzanti e spettacolari che esistano. La stoppata è una di quelle situazioni di questo sport che maggiormente contribuiscono a rendere divertente ed avvincente il gioco. Ma attenzione, occorrono molta concentrazione e controllo del proprio corpo, altrimenti si rischia di commettere dei falli nel tentativo di inseguire la stoppata. Si intende per stoppata l’interferenza posta con le mani ad un tiro effettuato verso il canestro del proprio avversario, con conseguente errore e canestro non realizzato, senza che con questo avvenga un contatto fisico.
Il gesto della stoppata nasce innanzitutto da una buona azione di difesa nei confronti del proprio avversario, durante una partita di pallacanestro. Occorre tenere l’avversario a distanza minima, per evitare che provi una conclusione a canestro senza disturbo, ed ugualmente giusta per poter seguire un suo tentativo di avvicinamento a canestro, senza avere troppo contatto fisico: scopo della stoppata è non fare segnare canestro al proprio avversario, ed una buona difesa con equilibrio di corpo è terreno fertile in cui fare crescere le possibilità della stoppata.
Con lo svolgersi dell’azione di attacco del proprio avversario occorre capire in anticipo quale situazione di tiro questi deciderà di effettuare, spesso si tratta di una frazione di secondo, spesso può esserci più tempo: la conoscenza dello sport, connessa se possibile allo studio dei movimenti del proprio avversario, rende possibile il prevedere, in certe situazioni, le intenzioni dell’attaccante, e dunque la preparazione al balzo che permetterà di bloccare il tiro verso il canestro. Quanto più l’attaccante è un buon giocatore, tanto più tenderà a facilitarsi il compito del tiro con finte o movimenti repentini contrapposti per trarre in errore il difensore, non facendogli capire le sue reali intenzioni: è dunque fondamentale avere un buon grado di autocontrollo del proprio corpo.
Una volta preparato il proprio corpo ad un balzo, nell’istante prima che il tiro avversario avvenga, c’è il momento clou della stoppata: l’attaccante è in azione di tiro, il difensore deve avere gli occhi sul pallone, anche perchè può toccare solo quello, altrimenti gli verrà sanzionato un fallo. Non si deve avere la presunzione di prendere il pallone con la mano intera, a volte basta anche solo sfiorarlo per mutarne la direzione in maniera decisiva. Se nell’azione il difensore riesce a rimediare un vantaggio tale da poter effettuare la stoppata in maniera agevole, potrà allora essere addirittura la stessa stoppata l’inizio di una azione di contropiede: occorre grande attenzione e reattività da parte di tutti i componenti della squadra.
C’è una situazione che non permette che la stoppata sia valida, anche se non c’è stato contatto fisico tra difensore ed attaccante: se durante il tiro effettuato dall’avversario il pallone è in parabola discendente verso il canestro la stoppata è irregolare e viene assegnato canestro valido per la squadra che attacca. Nel caso il pallone sia in parabola ascendente la stoppata è da ritenersi valida. Gli arbitri sono chiamati ad esprimersi in merito alla validità o meno della stoppata.