Le specie di Cobitidi che di solito possiamo osservare nei nostri acquari provengono dall’India e dall’Asia. In natura questi pesci vivono in fondali di corsi d’acqua di vario genere. Per questo hanno sviluppato nel tempo una forma del corpo appiattita che gli consente di destreggiarsi sul fondale in maniera ottimale.
Una loro caratteristica distintiva consiste nella presenza sotto l’occhio di una sorta di spina erettile che agisce da deterrente per i predatori. Inoltre, la loro bocca è provvista di barbigli, simili a quelli dei pesci gatto, che hanno proprio lo stesso scopo, ovvero quello di localizzare il cibo sul fondo. Non a caso la loro bocca è rivolta verso il basso e la posizione che occupano è proprio il fondo.
Come gli Anabantidi e i Pesci Gatto, possono incamerare l’aria dalla superficie per poi estrarre l’ossigeno direttamente dall’intestino. Hanno di solito abitudini crepuscolari e quindi sono molto attivi durante le ore notturne, mentre durante il giorno sostano volentieri nelle loro tane. Non hanno problemi particolari riguardo l’alimentazione ed accettano quasi tutti i mangimi presenti in commercio.
Dal punto di vista riproduttivo si conosce ancora poco: molti come i Pangio depongono delle uova dalla classica colorazione verde. Sicuramente i Botia sono la specie più adattabile in acquario, anche se raggiungono dimensioni notevoli.